Treccia bicolor con l'impasto n°13 della Cuochina (Viviana)

Abbiamo ricevuto dalla nostra cara amica no-blogger Viviana questa "Treccia bicolor" fatta con l'impasto base n.13 della Cuochina. Grazie mille cara Viviana!
Carissime Cuochina e cuochine nel mondo, in questo uggiosissimo giorno in quel della Val di Non, che altro potevo fare se non un bel lievitato?...magari con quel bell'impasto 13 della cara Ornella?
Ho dovuto aspettare che arrivasse un po' di fresco perché qui da mia suocera c'è un forno a gas con cui non ho praticità e una vecchia, centenaria, stufa a legna che però, visto le temperature elevate dei giorni scorsi, anche qui, non ho potuto accendere. E dopo questa lunga premessa ecco i passaggi:

INGREDIENTI
250 g farina 00 media forza 
150 g farina integrale di farro
180 g di latte tiepido aromatizzato alla vaniglia (ne ho dovuto aggiungere un po' perché la farina integrale ha un maggior assorbimento)
75 g di burro morbido
75 g di zucchero
2 cucchiai di cacao amaro
1 cucchiaino di sale
poolish:
100 g di farina 00 media forza
100 g acqua temp.ambiente
2 g (circa) di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di zucchero semolato
per la glassa:
latte

PROCEDIMENTO
Non avendo il mio licoli ho cominciato preparando un poolish con 100g di farina 00 di media forza, 100g di acqua a temperatura ambiente, 2 g circa di lievito di birra fresco e 1 cucchiaino di zucchero. Ho mescolato il tutto, coperto con pellicola e lasciato raddoppiare e fare un bel po' di bolle (2 ore circa).
Quando il poolish era pronto ho iniziato ad inserire gli ingredienti nella planetaria: prima ho sciolto il poolish con il latte tiepido (nel quale avevo lasciato in infusione un pezzetto di vaniglia), poi ho aggiunto zucchero e farine mescolando piano fino a quando era tutto abbastanza amalgamato. A questo punto ho aggiunto il sale ed ho continuato ad impastare finché ha iniziato ad incordarsi. Solo a questo punto ho unito il burro morbido, ma un pezzetto alla volta. Quando il mio impasto è diventato bello liscio ed elastico l'ho diviso a metà, anzi una parte era poco più di metà e l'altra poco meno perché ho aggiunto i 2 cucchiai di cacao amaro. Ho rimesso questo impasto con il cacao nella planetaria e per aiutarla ad amalgamarlo bene o aggiunto 2 cucchiaini di caffé (della caffettiera) che era proprio lì a portata di mano (avrei messo il latte...ma il caffé era più vicino e tiepido ;-) ). Ho finito di impastare sulla tavola per avere un bell'impasto omogeneo. 
Ho formato le 2 palle e le ho lasciate lievitare per circa 5 ore (qui non era caldissimo), quindi ho diviso ognuna in 2 metà e formato 4 salsicciotti lunghi 50 cm. 
Seguendo le indicazioni trovate nel web ho formato una treccia a 4 capi che mi ha dato grande soddisfazione, anche se avrei voluto che gli intrecci creassero un chiaro/scuro diverso, ma è carina lo stesso :-) 
Finita la treccia ho fatto fare un'ultima lievitazione per circa 3 ore, spennellata poi con il latte e infornata a 180° C circa (nella stufa a legna centenaria) per mezz'ora. 
A fine cottura l'ho spennellata di nuovo con il latte e lasciata 5 minuti in forno con lo sportello socchiuso. Lasciata poi riposare tutta la notte sulla gratella e gustata a fette questa mattina con la confettura di lamponi.

Che dire??? Grazie Ornella e cuochine che condividete sempre queste ottime basi.
Ho già un po' di idee per quando tornerò a casa...ho messo in congelatore un po' di acqua delle albicocche, quella che hanno rilasciato durante la cottura per fare la confettura, e avrei già un'ideuzza....
Per ora vi saluto carissime Cuochine, al prossimo lievitato!!!!
Viviana

Commenti

  1. Grazie mille cara Viviana, è una meraviglia questa tua treccia, la metto nella mèdia, ma prima la assaggio :)
    Un abraccio

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    Risposte
    1. Grazie Cuochina, allora te ne lascio una fetta :-)

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  2. Una treccia stupenda cara Viviana, grazie a te che collaudi così meravigliosamente gli impasti base della nostra Cuochina!! Sono certa che l'aria della Val di Non abbia giovato molto all'impasto! Sai che ci sono andata per anni a cercar funghi e a fare le ferie da quelle parti? Brez, Cles..e avevo una paura folle a transitare sopra il lago di S.Giustina! Bellissimi posti, indimenticabili.
    Un abbraccio

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  3. Carissima Ornella mia suocera abita a Fondo a pochi chilometri da Brez e da Cles. Passata anch'io tante volte dal lago, ma mi fa più paura scendere a Bolzano dal passo Mendola, chissà perché ;-) Sicuro che le arie della Val di Non aiutano gli impasti...ma non solo!!!! Quando torneremo a Natale e ci sarà la stufa a legna accesa sempre sperimenterò di sicuro qualche nuovo impasto, non vedo l'ora! Un abbraccio a te!!!

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