Pane toscano con licoli (Daniela)
Abbiamo ricevuto questo messaggio, con la ricetta allegata, da Daniena, la nostra carissima amica no-blogger che ci invia sempre delle bellissime sue ricette. Grazie mille Daniela, ne aspettiamo ancora tantissime.
Carissime Anna & Ornella,
grazie di cuore per la bella iniziativa di
aprire un blog per “gli amici no-blogger della cuochina”, iniziativa che
diventa un’opportunità per chi come me desidera avere un blog di cucina, per
condividere idee esperienze e qualche chiacchiera, ma non ha tempo da dedicare.
Il tempo è prezioso per tutti ed il tempo libero ancora di più. Ritrovarmi nella mia cucina con le mani infarinate o
appiccicate di pasta è motivo di gioia che mi fa dire anche negli errori che
commetto che non è tempo perso, ma prezioso per imparare. Da quando ho scoperto li.co.li e i vari licofrutta tutto quello che riesco a fare è un piccolo miracolo, mi sorprendo sempre
dei risultati. Non avrei mai immaginato di fare il pane in casa ed invece è più
di un anno che non lo compero. Incredibile! Non è scontato avere tutti i giorni in tavola, il pane fatto in
casa, anche perché in casa mia se ne mangia parecchio, fra colazione, pranzo,
merende e cena, la scorta finisce presto ma è così buono che fa veramente la
differenza e vale sempre la pena dedicare del tempo per la sua preparazione.
Ho provato diverse ricette di pane, quello che
in casa mia va per la maggiore è il pane toscano con farina bianca e
ultimamente anche con farina integrale. La ricetta l’ho trovata curiosando fra
i tanti blog che ci sono a disposizione nel web, lo spunto l'ho preso da questo sito ma ci ho messo anche del mio.
GR.750 di farina 0 GR.500
farina integrale +gr.250 farina 0
Gr. 400
acqua. Gr. 400/450 acqua
Il procedimento è uguale sia per il pane
bianco che per il pane integrale.
Al
mattino impasto nella planetaria g. 50 di licoli con g.200 di farina e gr.100 di acqua. L’impasto deve avvenire abbastanza
velocemente per evitare di incamerare troppa aria, dopodiché metto l’impasto in
una terrina coperta con pellicola trasparente e lascio riposare in luogo
protetto da correnti d’aria, io lo lascio nel forno, fino alla sera.
La
sera riprendo l’impasto aggiungo gr,300 di farina
e gr.150 di acqua, impasto sempre velocemente, poi lascio riposare per mezz’ora
l’impasto, sempre nella terrina coperta da pellicola poi metto in frigo per tutta
la notte.
Il
mattino dopo riprendo il mio impasto lo lascio a
temperatura ambiente per circa un’ora, poi aggiungo gr.250 di farina e gr.125
di acqua impastando sempre velocemente. A questo punto viene il bello delle
pieghe. In un tagliere ben spolverato di farina comprimo leggermente con le
mani il mio impasto allungandolo a forma rettangolare, poi lo piego su se
stesso per tre volte facendo ogni volta pressione, ripeto due volte poi
ricompongo il mio filone di pane, lo adagio su un foglio di carta da forno e lo
avvolgo in un canovaccio ben chiuso sotto-sopra ed anche lateralmente. Lo
lascio lievitare sempre nel forno fino al raddoppio. Infine lo adagio sulla
leccarda con la carta da forno e lo inforno a 220° per 10/15 minuti poi abbasso
a 200° per altri 30/35 minuti. Infine lo lascio ancora in forno sulla griglia
per altri 5 minuti.
La ricetta originale prevede, per l’ultima
lievitazione, di avvolgere il pane solo nel canovaccio, dopo varie prove ho
constatato che se si mette un piccolo foglio di carta forno tra il pane e il
canovaccio, sarà più semplice metterlo sulla leccarda.
E’ un pane buonissimo, ottimo con marmellate,
miele, burro oppure con carne o pesce, sughi, bruschette e tartine.
PENSARE CHE TUTTO COMINCIA DA UN CHICCO DI GRANO…... e come dice Gesù il Nazareno se il chicco di grano muore produce molto frutto…
Un abbraccio.
Daniela
Bellissimo pane cara Daniela, è veramente golosissimo.
RispondiEliminaGrazie per averlo condiviso con noi tutti
Veramente bello, Daniela!
RispondiEliminaMa quanto sei brava!
Il procedimento è un poco lunghetto, ma il risultato è eccellente.
Ne aspettiamo ancora. Un abbraccio!
Che bel pane, brava!
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